giovedì 29 gennaio 2009

sabato 24 gennaio 2009

They say size doesn't count but my heart is a house


ora che anche i sabati sembrano domeniche,
ora che i passi sono sempre troppo pochi,
ora che le canzoni non sono mai abbastanza,
per riempire il silenzio,
ora che anche il vento ha smesso di soffiare,
ora che anche i pensieri hanno smesso di parlare.


ho un grande cuore rosso di polistirolo,
col quale ho camminato per le strade semideserte, di notte,
come in un video di qualche anno fa...

posato sopra un pensile in cucina.

lunedì 12 gennaio 2009

In my mind this is my free time

I'm timeless like a broken watch

Is time turning around?

It's the circles inside

And baby, my hearts been breaking

I know I've spent some time lying

I had my back turned
You didn't realize
I'm lonely

This is a wasteland now

I will stand by all this drinking if it helps me through these days
It takes a long time just to get this all straight.

I'll lay down my glasses
I'll lay down in houses

She keeps on waiting for time out there
Oh love, can you love me babe?

You come here to me.
We'll collect those lonely parts and set them down
You come here to me...

We slips into the bedroom
Babe, you know me, this is alright.
Holding we'll make soon
Will sustain us through the night
Inside my bedroom baby
Touch me, oh tonight

I wish I could live free
Hope it's not beyond me

We should take a trip now to see new places
I'm sick of this town
I see my face has changed.


That is what we had feared

Not even jail

Why can't we just play the other game?
Why can't we just look the other way?


May our bodies remain

sabato 10 gennaio 2009

I dolori della giovane G.

le vitamine non servono a nulla.

giovedì 1 gennaio 2009

...à rebours

Nove e quarantadue del mattino.
Primo Gennaio Duemilanove.
Un cappello marrone che rotola sulla strada bagnata, portato dal vento.
Una sciarpa verde arrotolata intorno al collo.
Due brioches, un cappuccino, un latte macchiato, un grosso libro sui poeti italiani.
Una pasticceria come una baita di montagna.
Due ginocchia appoggiate al vetro del finestrino, coperto di gocce di pioggia. e dietro una stella cometa.
Un bacio tascabile di burro-cacao.
Un abbraccio contorto.
Il cardine e il decumano. Il punto più basso è quello più alto.
Pigalle e sigarette sopra l'arco della porta.
Vicoli stretti e ripidi, vuoti, finestre allineate con persiane, lampioni.
La storia di Urbino.
La fortezza "accappatoio".
L'albero illuminato, solitario.
La strada pulita, i campi con la neve.
Il caffé della signora Lynchiana Leopardata.
Le mani congelate.
I fuochi d'artificio visti da sopra.
La cornice con veduta non-veduta.
La mezzanotte a mezzanotte-e-uno.
Duemilaotto.
Il parcheggio e la salita.
I dolci al cucchiaio, con la panna, sbagliata.
Gli strozzapreti alla norcina e il cannonau.
I filosofi esperti in musica a decenni.
L'insalata con il grana.
La storia dei viaggi di mia sorella.
L'aceto balsamico versato.
Il prefisso per chiamare in Italia.
L'abbraccio sulla porta.
L'arrivo senza indicazioni scritte.