lunedì 31 dicembre 2012
venerdì 28 dicembre 2012
giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
Orogenesi emotive
Improvvise e immotivate tachicardie in un monotono paesaggio di elettrocardiogrammi piatti.
domenica 4 novembre 2012
domenica 21 ottobre 2012
Esercizi di realtà
7. La vita semplice
Pranzo della domenica con la famiglia. E un invitato simpatico.
Pomeriggio in bicicletta attraverso la Rimini autunnale.
Le vecchie case popolari degli anni '50-'60 vicino a via Pascoli. I parchi. Il lungo mare e il borgo San Giuliano.
Ridere della gente vestita male, nei bar in città o nei fast food del centro commerciale.
L'ultimo film di Virzì al cinema.
Pranzo della domenica con la famiglia. E un invitato simpatico.
Pomeriggio in bicicletta attraverso la Rimini autunnale.
Le vecchie case popolari degli anni '50-'60 vicino a via Pascoli. I parchi. Il lungo mare e il borgo San Giuliano.
Ridere della gente vestita male, nei bar in città o nei fast food del centro commerciale.
L'ultimo film di Virzì al cinema.
mercoledì 17 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
Emorragie interne
Quei giorni in cui tutte le ferite si riaprono.
Un bruciore dopo l'altro. Puoi contarle una a una.
E sentirti sanguinare.
Un bruciore dopo l'altro. Puoi contarle una a una.
E sentirti sanguinare.
sabato 13 ottobre 2012
Autodiagnosi
Comodo ma come dire poca soddisfazione.
Ventiquattromila pensieri al secondo fluiscono inarrestabili alimentando voglie e necessità
Ventiquattromila pensieri al secondo fluiscono inarrestabili alimentando voglie e necessità
venerdì 12 ottobre 2012
Hopelessness
One
One too many
Schizophrenic tendencies
Keeps it complicated
Keeps it aggravated
And full of this hopelessness
What a perfect mess...
mercoledì 10 ottobre 2012
Esercizi di realtà
6. Il lavoro toglie, il lavoro dà.
La soffocante giornata in ufficio. L'ora d'aria della pausa pranzo al parco con le colleghe.
Uno stuolo di viscidi superiori-nemici. Qualche preziosa nuova amica.
Otto pesanti ore di immobilità alla scrivania. Due leggere ore di danza.
La soffocante giornata in ufficio. L'ora d'aria della pausa pranzo al parco con le colleghe.
Uno stuolo di viscidi superiori-nemici. Qualche preziosa nuova amica.
Otto pesanti ore di immobilità alla scrivania. Due leggere ore di danza.
martedì 9 ottobre 2012
lunedì 8 ottobre 2012
sabato 6 ottobre 2012
Esercizi di realtà
Last week our picture window
produced a half-world
heavy and hollow
hit by brown bird
Etichette:
con parole d'altri,
evasione musicale,
Ici
giovedì 4 ottobre 2012
mercoledì 3 ottobre 2012
Esercizi di realtà
N. 2 Il dolore del corpo
I muscoli indolenziti dopo il primo allenamento di nuoto.
L'utero di Paola, e il suo fegato stremato. E il cuore di Matteo.
La mano della nonna che afferra la mia e la stringe, chiedendole di non lasciarla sola. Tutta la vita che resta, concentrata nelle dita.
Il mio stomaco ristretto.
I muscoli indolenziti dopo il primo allenamento di nuoto.
L'utero di Paola, e il suo fegato stremato. E il cuore di Matteo.
La mano della nonna che afferra la mia e la stringe, chiedendole di non lasciarla sola. Tutta la vita che resta, concentrata nelle dita.
Il mio stomaco ristretto.
martedì 2 ottobre 2012
lunedì 1 ottobre 2012
Candygirl
"Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l'oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrrompe brutalmente il flusso di un'energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d'indefinito."
(cit.)
(cit.)
venerdì 28 settembre 2012
sabato 11 febbraio 2012
Lo shopping cura tutte le ferite...anche le distorsioni alle caviglie.
Il signore sta forse girando un remake di "Le onde del destino" di cui io sono la protagonista inconsapevole. mi sono lamentata del dovere andare al lavoro di sabato mattina e poco dopo mi sono distorta una caviglia, alzandomi elefantescamente da davanti al computer.niente ufficio ma in compenso non riesco a camminare.
Però sono riuscita ad arrancare fino dal dottore e poi al negozio di scarpe. e comprarne due paia. Quando si dice la forza di volontà!
Ora se fossi una persona un po' più profonda e soprattutto meno pigra, scriverei qualche riga di riflessione sul fatto che per comprami due paia di scarpe, spendendo quasi 200 Euro, ho avuto bisogno di essere spronata da mia mamma che mi incalzava con "dai te li pago io", "dai è un sacco di tempo che non ti compri un paio di scarpe" e di continuare a sciorinare giustificazioni lungo tutto l'innevato tragitto verso casa:
- "mi servivano"
- "mi dureranno per un sacco di tempo"
- "le uso anche in primavera"
- "in fondo i soldi li ho e lavoro perciò posso farlo"
- ecc... ecc....
Ho addirittura sentito la necessità di condividere i miei acquisti con il mondo intero comunicando la notizia tramite FB, con tanto di foto e commento sull'essere spendaccioni.
Una sorta di outing o mea culpa telematico per confessare al mondo che avevo speso i miei soldi per comprare 2 paia di scarpe forse non così necessarie.
Infine, in ultimo tentativo di calmare i miei sensi di colpa consumistici, sono ricorsa al pensiero auto-assolvente del "c'è gente che spende molti più soldi di me in vestiti e scarpe".
Ma è possibile che io sia così poco libera dal moralismo anticonsumista (di cui io stessa, da adolescente, ero una delle più accorate sostenitrici) e più in generale da qualsiasi tipo di giudizio e dogma sociale, da non sentirmi nemmeno in diritto di spendere come voglio i miei soldi?
Il cammino per la libertà è ancora lungo...e io ho pure una caviglia dolorante.
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