giovedì 23 dicembre 2010
Sindrome di Stendahl
« "Ma non è curioso" si diceva a volte, "che io non riesca proprio a provare quell'esclusiva e appassionata ansietà che la genta chiama 'amore'? Tra tutte le relazioni che mi è capitato di avere a Novara o a Napoli, mai ho incontrato una donna la cui presenza, finanche nei primi tempi, mi sembrasse preferibile a una bella passeggiata su un cavallino nuovo! Ma non sarà una menzogna, ciò che chiamano amore? Sì, certo, io di amare amo: così come ho appetito verso le sei! Non sarà questo bisogno un po' volgare, ciò che tanti bugiardi avrebbero fatto passare come l'amore di Otello, l'amore di Tancredi? Oppure mi devo considerare diverso dagli altri? Devo pensare che il mio animo manchi di passione? Ma perché? Certo, sarebbe proprio uno strano destino!" »
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